Continuano ad arrivare segnali poco incoraggianti dall’economia tedesca, tanto da far temere una recessione. A lanciare l’allarme è la Deutsche Bank attraverso le parole dell’economista Sebastian Becke, che nell’ultimo report spiega che l’avvio dell’economia tedesca «nel 2019 è stato molto deludente» e che «l’evoluzione di diversi indicatori chiave ciclici ci sta dicendo che l’economia tedesca sta andando verso una recessione». L’ultima variazione negativa ha interessato gli ordini all’industria. Dai risultati diffusi dall’Istituto federale di statistica emerge una flessione dell’indice dell’1,6% a dicembre,  contro il +0,3% stimato in precedenza. Una dinamica che potrebbe aver riguardato l’industria tedesca anche a inizio 2019 visto il rallentamento dell’attività osservato da IHS Markit per il mese di novembre: l’indice PMI manifatturiero della Germania è sceso a 49.7 punti, il risultato più basso degli ultimi quattro anni. Come per l’Italia, anche per la Germania bisogna però precisare, come ha fatto Markit nel resoconto sul settore manifatturiero, che i bassi volumi di ordini solo legati alla contrazione della domanda da parte dei mercati internazionali, con le imprese intervistate che hanno riportato diminuzioni delle vendite negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Italia, in Turchia e in Asia. Ciò ha però avuto conseguenze anche sulla creazione di posti di lavoro, diminuita e scesa al minimo da due anni.