23mila occupati in più a dicembre 2018, rispetto al mese precedente, e 44mila disoccupati in meno. Anche se con estrema cautela, le dinamiche del lavoro sembrano propendere verso un miglioramento complessivo dello scenario nazionale, anche se, chiaramente, soprattutto il percorso per riassorbire la disoccupazione in eccesso appare comunque complesso e non di breve risoluzione. A dicembre, infatti, il tasso di occupazione sale dello 0,1%, mentre il tasso di disoccupazione, che si attesta al 10,3%, diminuisce dello 0,2%. Guardando allo stock di nuovi occupati, non sorprende il fatto che a crescere siano i contratti a termine, che aumentano di 47mila unità. Questo perché nel mese di dicembre si incrociano due fattori, uno legato ai maggiori consumi del periodo natalizio, cosa che comporta un impiego di personale supplementare nel terziario e nel commercio, il secondo, collegato a quello che si può definire “effetto legge di bilancio”: le misure contenute nel provvedimento possono infatti spingere le aziende a rinviare determinate decisioni a gennaio, potendo così fruire di eventuali agevolazioni o sgravi introdotti con il nuovo anno. Comunque sia, il saldo sugli occupati nel quarto trimestre del 2018 rimane positivo proprio per la crescita dei contratti a tempo indeterminato. Nel frattempo, a segnare un clima di maggiore fiducia, gli inattivi diminuiscono di 100mila unità.