Morire ad appena 24 anni sul posto di lavoro. È accaduto ad Adelfia, in provincia di Bari. La vittima è un giovane operaio, precipitato dal tetto di un capannone industriale, da una altezza di circa 18 metri. In attesa di conoscere le cause di quanto accaduto, si rinnova la necessità di rafforzare i controlli e l’attività formativa, sia rispetto ai lavoratori che nei confronti degli stessi datori di lavoro, che non sempre sono attenti alla tematica della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. Dura la reazione del sindacato con il segretario generale della Ugl, Paolo Capone, che parla di «tragedia vergognosa che si poteva evitare» e della numero uno della Cisl, Annamaria Furlan, la quale aggiunge che siamo davanti ad «fatto che indigna tutti i lavoratori italiani». Intanto, le denunce per infortunio presentate all’Inail sono cresciute dello 0,9% in un anno, per un totale di oltre 641mila unità. Addirittura 104 in più gli infortuni mortali nel corso del 2018 rispetto all’anno precedente, per un totale di 1.133 casi, una inversione di tendenza molto preoccupante e che evidenzia quanto sia ancora lungo il percorso da compiere per mettere in sicurezza il lavoro. Tornando alle denunce di infortunio, l’Inail segnala una crescita nel Nord, in particolare nella provincia di Bolzano e nel Friuli Venezia Giulia, e nel Mezzogiorno, con la Basilicata ai primi posti assoluti, Isole escluse.