L’ultimo allarme è l’approvvigionamento di prodotti alimentari, che potrebbe diventare complicato in caso di no deal, ovvero l’uscita del Regno Unito dall’UE senza accordo. A lanciarlo sono state nelle scorse ore le principali aziende di grande distribuzione e fast food del Paese. Esagerato o meno, quest’ultimo allarme è solo uno dei grandi temi che stanno accompagnando il processo della Brexit. La premier britannica, Theresa May, si è detta oggi pronta a cercare di negoziare con Bruxelles nuove intese, che cambino il precedente accordo già bocciato da Westminster. May lo ha affermato alla ripresa del dibattito ai Comuni sul piano B sulla Brexit, quasi un sostegno all’emendamento presentato dal tory Graham Brady che impegna Londra a trattare con Bruxelles sulle alternative al backstop per risolvere la questione legata ai confini irlandesi. Per il leader laburista Jeremy Corbyn, quello di May sarà un tentativo vano.