di Fabio Verelli
Dirigente Confederale Ugl
A nostro avviso, anche le organizzazioni sindacali, sia dei lavoratori che dei datori, devono seriamente auspicare una nuova politica che sostenga quelle imprese impegnate in produzioni rispettose dell’ambiente e del contesto sociale in cui operano.
I cambiamenti climatici e l’inquinamento devono dare, a tutto il mondo del lavoro, la consapevolezza di quanto sia importante una azione di indirizzo politico a salvaguardia della natura e della qualità della vita di lavoratori e cittadini.
Per questo è necessario che quelle imprese che producono con criteri ambientalmente sostenibili, debbano essere messe in grado di continuare a svilupparsi in tal senso, col supporto del sistema bancario che deve erogargli finanziamenti a condizioni agevolate per stimolare, soprattutto, la ricerca di nuovi sistemi privi di impatto ambientale e con lo stesso supporto dello Stato tramite normative che favoriscano la loro operatività sui territori.
E’ indubbio che, per un nuovo modello di sviluppo sostenibile sia indispensabile l’impegno governativo di tutti i maggiori Paesi industrializzati del mondo; un impegno che abbia l’obiettivo, da realizzarsi in tempi ragionevoli, di ridurre sensibilmente l’emissione di gas serra dalle varie attività produttive.
Dobbiamo responsabilmente puntare ad una crescita rispettosa dell’ambiente che ci circonda e, secondo la Ugl, questo è possibile senza penalizzare le produzioni e tantomeno i livelli occupazionali, con precise normative che indirizzino i sistemi economici verso investimenti volti a preservare l’acqua e l’aria che, è bene ribadire, non sono risorse infinite.
I temi prioritari che pensiamo sia necessario approfondire sono i seguenti:
– riduzione delle emissioni di CO2;
-monitoraggio sui cambiamenti climatici;
-lotta agli sprechi di acqua e al consumo di terreni;
-evitare la continua azione di deforestazione;
-innovare e dare massima efficienza ai sistemi energetici rinnovabili (eolico e solare).
Questi sono i principali problemi su cui discutere, sia a livello governativo che nelle trattative di rinnovo contrattuale con tutte le parti sociali, nella certezza che non c’è più tempo da perdere e bisogna iniziare a pensare su quel che ribadiva un antico e rispettabile capo Sioux al suo popolo “fate attenzione a non recidere nemmeno un fiore, perchè potreste disturbare le stelle”. Forse, siamo ancora in tempo a salvare il nostro futuro, ma mettendo in secondo piano gli appetiti insaziabili del grande ed anonimo capitale.