Un saldo positivo nel periodo gennaio-novembre 2018 sul versante dell’occupazione con le assunzioni sopra le cessazioni per 625mila unità. L’incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è del 5%, con dinamiche diverse però da contratto a contratto. In termini percentuali, la crescita maggiore, cosa molto positiva perché evidenzia una decisa inversione di tendenza, attiene all’apprendistato, che nei primi undici mesi dell’anno ha segnato un incremento di quasi dodici punti percentuali; circa un sesto dei contratti di apprendistato, però, non viene confermato in servizio; occorre, però, ricordare che in questo caso si tratta dell’effetto indesiderato dell’incentivo contributivo introdotto a seguito del Jobs act.. I contratti a tempo indeterminato, con un più 5,9%, vanno molto meglio di quelli con a tempo determinato (+4,3%). L’Inps, in particolare, segnala l’effetto decreto Dignità: con agosto si è invertita la dinamica di crescita dei contratti a termine e di quelli in somministrazione a tutto vantaggio del lavoro stabile. Le trasformazioni sono cresciute di oltre il 69% per un totale di 186mila unità. Il governo si attende che tale percorso si accentui nei prossimi mesi, in ragione delle novità introdotte con la legge di bilancio per versante degli incentivi al lavoro. In crescita a novembre, anche le domande di disoccupazione, il 5% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.