In Tribunale per farsi riconoscere il giusto diritto all’assunzione nello stabilimento Amazon di Castelsangiovanni. È la decisione che è stata presa già da circa 250 lavoratori in somministrazione che in questi giorni si sono rivolti alle federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl per presentare tutta la necessaria documentazione. Dopo le prime proteste del personale, lo stabilimento piacentino della multinazionale americana dell’e-commerce è stato oggetto di una visita ispettiva che ha permesso di accertare lo sforamento nella percentuale di personale in somministrazione impiegato. A fronte di tale evidenza, l’Ispettorato del lavoro ha imposto all’azienda la trasformazione dei contratti da somministrazione a contratti di lavoro a tempo indeterminato, cosa che non è ancora avvenuta. Ad oggi, la maggior parte dei ricorsi è stata presentata al Tribunale di Milano, anche se del caso è stato recentemente investito anche il Tribunale di Piacenza.