Con il vertice di maggioranza di stamattina a Palazzo Chigi si è trovata la quadra per varare il cosiddetto “decretone”, ovvero il testo di attuazione delle due misure simbolo del governo M5S-Lega: reddito di cittadinanza con politiche attive del lavoro e quota 100 con almeno 62 anni di età e 38 di contributi. «Tutto bene, il testo è pronto. Il nodo del Tfr agli statali è stato risolto e sono state trovate le coperture» è quanto ha dichiarato il sottosegretario al lavoro Durigon al termine dell’incontro al quale erano presenti il premier Conte ed i vicepremier Di Maio e Salvini, il ministro dell’Economia Tria, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Fraccaro ed i sottosegretari Giorgetti, Garavaglia e Castelli oltre allo stesso Durigon. Restavano infatti da dirimere alcuni punti tra cui la questione del trattamento di fine rapporto anticipato per i dipendenti pubblici, che potranno andare in pensione con quota 100 dal prossimo 1° agosto, ed il finanziamento del fondo volo Alitalia. A quanto si apprende le risorse sono state trovate ed ora non resta che attendere il varo definitivo da parte del Consiglio dei Ministri, che in serata metterà l’ultimo sigillo per l’entrata in vigore del decreto. Sta per concludersi, quindi, la partita politica sui maggiori provvedimenti contenuti nella Legge di Bilancio: la riforma degli ammortizzatori sociali, ovvero il reddito di cittadinanza con ristrutturazione dei centri per l’impiego, e quella delle pensioni, con il primo passo per l’archiviazione della Fornero, dovrebbero diventare operativi nell’arco di pochi mesi.