Alla fine, un primo pacchetto di misure di tutela per i rider potrebbe entrare direttamente nel decreto in via di definizione che contiene l’attuazione delle due misure bandiera della legge di bilancio: l’introduzione di Quota 100, più altre misure di carattere previdenziale, a partire da una serie di interventi sull’adeguamento automatico all’aspettativa di vita, l’Ape sociale ed Opzione donna, e del reddito di cittadinanza. Il decreto legge, che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri di questa settimana, per poi essere inviato alla firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e alla successiva entrata in vigore, potrebbe contenere, infatti, un pacchetto di tutele che, chiaramente, non escludono un ulteriore intervento a livello di contrattazione collettiva di lavoro. Il pacchetto, che riguarda il divieto di pagamento a cottimo, un numero massimo di consegne all’ora, una paga minima oraria, un numero massimo di ore settimanali, il riconoscimento di una sorta di trattamento di fine rapporto, potrebbe essere inserito subito oppure in fase di dibattito parlamentare, opzione quest’ultima che permetterebbe al Ministero del lavoro di effettuare una verifica al tavolo di confronto sui rider. Intanto, la Corte di appello di Torino ha riconosciuto il carattere di lavoro subordinato a quattro ex fattorini di Foodora: nessuna reintegrazione a lavoro, ma diritto ad avere un conguaglio economico.