Si sta complicando la trattativa sindacale per Corden Pharma, l’azienda pontina del settore farmaceutico. Anche l’ultimo incontro che si è tenuto presso l’assessorato al lavoro della Regione Lazio si è concluso con un nulla di fatto. E, in queste situazioni, il nulla di fatto non lascia presagire cose particolarmente positive per il futuro. Rimane, comunque, l’impegno dell’assessore regionale al lavoro, Claudio Di Berardino, che ha assicurato che nei prossimi giorni incontrerà separatamente le parti in causa, l’azienda, da una parte, e le segreterie di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confail, dall’altra, in vista del prossimo appuntamento unitario previsto per il 17 gennaio. Se c’è un piano, è questo il momento che esca fuori, considerando che Corden Pharma non sembra voler recedere dai propri propositi che i sindacati giudicano irricevibili. Corden Pharma continua, infatti, a prospettare 188 esuberi, in aggiunta ai quali vi è anche la richiesta di un taglio di almeno il 30% del costo del lavoro, cosa che l’azienda intende perseguire attraverso la disdetta di tutti gli accordi economici collettivi ed individuali. Un prendere o lasciare, quindi, che al momento lascerebbe i sindacati davanti alla prospettiva di accettare un accordo fortemente penalizzante oppure andare in cassa integrazione straordinaria, con tutto quello che ne consegue in termini di reddito per i dipendenti.