Secondo l’ANSA, che cita fonti di Palazzo Chigi, la bozza del decreto sul reddito di cittadinanza confermerebbe una platea di destinatari pari 1,73 milioni di famiglie, pari a 4.916.786 di individui. Va specificato, però, che il testo è tutt’ora una bozza e che sarà discusso dal Consiglio dei ministri nell’arco delle prossime 48 ore, e che quindi può ancora essere sottoposto a modifiche. Nelle specifiche illustrate dai media che hanno visionato il testo, si legge che il reddito di cittadinanza potrebbe essere, secondo le stime, in media pari a 500 euro e sarà erogato su una tessera apposita a tutti gli italiani, i cittadini europei e richiedenti asilo che risultano essere residenti nel nostro Paese stabilmente da almeno dieci anni. Per accedervi è necessario avere un Isee al di sotto dei 9.360 euro e un reddito familiare, nel caso dei nuclei monocomponente, inferiore ai seimila euro annui, sarà richiedibile presentando domanda ai CAF e agli uffici postali e avrà una durata massima di 18 mesi. Cosa rischia chi comunica dati falsi pur di accedere al sussidio? Fino a sei anni di carcere e il divieto di richiederlo nuovamente per dieci anni. Altro requisito necessario per mantenere il reddito di cittadinanza è quello secondo cui i beneficiari dovranno accettare almeno una delle tre offerte di lavoro che gli verranno presentate nell’arco del primo anno (la prima entro 100 km dall’indirizzo di residenza, la seconda entro 250 km e la terza su tutto il territorio nazionale). Se dovesse rifiutarle tutte e tre, al secondo anno dovrà accettare ogni offerta che arriverà, pena il decadimento del beneficio. Trascorsi i 18 mesi, dopo un mese di stop in cui l’Agenzia delle Entrate effettuerà nuovamente controlli sui requisititi, si potrà rinnovare il sussidio.