I diritti sarebbero di proprietà di chi ha realizzato il disegno

Un numero crescente di persone ha un tatuaggio – secondo l’Istituto superiore di Sanità, sono almeno sette milioni solo in Italia –, la maggior parte delle quali probabilmente non si è chiesto a chi appartiene il copyright del tatuaggio. Una domanda che per le persone comuni potrebbe rimanere anche senza risposta, ma che per molte altre dovrebbe trovarne una. Specialmente per gli sportivi. Proprio come è emerso da una storia riportata dal New York Times. Il quotidiano statunitense ha raccontato il caso della Solid Oak Sketches – una società di tatuatori che detiene i diritti di cinque tatuaggi di tre giocatori della NBA, tra cui LeBron James, il giocatore più forte degli ultimi anni – che nel 2016 ha fatto causa alla società di videogiochi Take-Two Interactive e alla sua sussidiaria 2K Games, che producono la serie di giochi sul basket NBA 2K, per aver mostrato quei tatuaggi nei suoi giochi senza averne il diritto. Solid Oak Sketches ha chiesto 819.500 dollari come risarcimento e ha proposto un accordo da 1,14 milioni di dollari per gli utilizzi futuri. LeBron ha preso le parti della Take-Two Interactive e della 2K Games, rivendicandone la proprietà intellettuale: «Sono una parte di me». Il caso Solid Oak Sketches ha un precedente: nel 2011 l’autore del tatuaggio che l’ex pugile Mike Tyson ha sul viso fece causa alla Warner Bros per averlo utilizzato nel film Una notte da leoni 2, ma in quel caso venne raggiunto un accordo tra le parti per non proseguire le azioni legali.