Dopo i cali di ieri, i principali listini mondiali hanno mostrato nuovi segnali di debolezza rimanendo in territorio negativo. Mentre nella prima seduta del 2019 i segnali destabilizzanti sono arrivati dagli indici PMI di IHS Markit (su tutti quello relativo alla Cina, che ha comportato un crollo a Shanghai e Shenzhen), a comportare la debaclé della seduta odierna è stato soprattutto il taglio delle stime sui ricavi del primo trimestre di Apple – legato in larga parte al rallentamento della Cina osservato nell’ultimo trimestre del 2018 e alla diminuzione delle vendite di alcuni prodotti di Cupertino – accompagnato da un nuovo peggioramento del mercato europeo delle auto. A soffrire infatti, anche in Italia, sono state soprattutto i titoli delle aziende hi-tech, delle casa automobilistiche. Male anche i marchi di lusso e le compagnie energetiche. A Piazza Affari, che in tarda mattinata segnava un -0,7%, vola il titolo della Juventus che, salendo del 4%, indossa la maglia rosa. Giù del 9,5% Stm, del 3,2% Moncler, del 2,3% Ferragamo, del 2,7% Pirelli, del’1,9% Fca e dell’1,8% Ferrari. Su le banche e i titoli delle compagnie assicurative. Sospesi, su delibera della Consob, i titoli di Banca Carige.