Il rallentamento del prodotto interno lordo negli ultimi tre mesi non ha ancora prodotto una inversione di tendenza sul fronte dell’occupazione, anche se qualche effetto negativo comincia a sentirsi, soprattutto sul versante del lavoro indipendente. È questo in sintesi quanto emerge dalla nota congiunta di Ministero del lavoro, Istat, Inps, Inail ed Anpal. All’interno di uno scenario che si mantiene in equilibrio – il tasso di occupazione si conferma, infatti, al 58,7%, peraltro in linea con il dato pre-crisi – si registrano, però, dinamiche diverse: cresce il lavoro al maschile, mentre si contrae l’occupazione femminile. Un aspetto, quest’ultimo, su quale riflettere con attenzione nel prossimo futuro. Le ultime misure adottate, infatti, hanno contribuito a ridurre alcuni effetti distorsivi, si pensi alla disoccupazione giovanile e ai contratti a tempo determinato, ma non hanno ancora inciso positivamente sull’occupazione femminile.