A distanza di alcuni mesi dalla approvazione del decreto Dignità, il Ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, traccia un primo profilo di cosa sta succedendo. Se soltanto qualche giorno fa, Federmeccanica aveva lamentato una difficoltà delle imprese nel rinnovare i contratti a tempo determinato in scadenza, oggi il vice premier guarda all’altra faccia della medaglia, questa sicuramente più interessante, soprattutto se si confermerà nel tempo. Secondo i dati in possesso del Ministero del lavoro, vi sarebbe stato un aumento del 50% nella stabilizzazioni, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In valori assoluti, i contratti a tempo determinato trasformati in contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti sono ben 56.400 in più, un numero molto significativo. Sulla decisione di trasformare i contratti pesa positivamente anche l’agevolazione contributiva che è stata rinnovata proprio dal decreto Dignità.