Una città che scende in piazza a difesa della sua storia e dei posti di lavoro. Novi Ligure si mobilita a sostegno della vertenza che ha investito uno dei suoi simboli, la Pernigotti, azienda produttrice dei noti gianduiotti venduti in tutto il mondo. Una manifestazione unitaria si è tenuta lo scorso sabato, presenti le istituzioni territoriali e i parlamentari di zona, proprio a dimostrare come si tratti di una battaglia che va oltre i colori sindacali o di partito. A rischio, dopo la decisione del gruppo turco Toksoz di chiudere il sito, indirizzando la produzione altrove, sono un centinaio di posti di lavoro fissi più tutto l’indotto. La proprietà, nonostante qualche apertura manifestata al premier Giuseppe Conte e al ministro Luigi Di Maio, non sembra voler recedere dai propri propositi, puntando, di fatto, a massimizzare la spendibilità di un marchio conosciuto ovunque nel mondo come prodotto di qualità nell’intera filiera produttiva.