Chiesti un adeguamento salariale del 10% in quattro anni e più partecipazione

È partito oggi il confronto sul rinnovo del contratto collettivo specifico di lavoro del Gruppo Fiat Chrysler auto motive che comprende anche Cnh e Ferrari. Dopo la fase di consultazione dei lavoratori – la piattaforma rivendicativa è stata approvata dal 98% delle rappresentanze sindacali aziendali in nome e per conto degli oltre 80mila dipendenti degli stabilimenti italiani -, i segretari generali e nazionali di Fim Cisl, Uilm, Ugl Metalmeccanici, Fismic ed Associazione quadri hanno iniziato a confrontarsi con l’azienda presso l’Unione industriale di Torino. La particolarità di questo confronto risiede nello strumento contrattuale collettivo adottato. Da quando Fiat decise di uscire da Confindustria, infatti, non ha più trovato applicazione il contratto collettivo nazionale di lavoro del settore metalmeccanico, ma, appunto, un contratto specifico. Nello specifico, i sindacati chiedono adeguamenti salariali nell’ordine del 10% del valore della paga base, vale a dire circa 175,3 euro spalmati in quattro anni per un dipendente inquadrato nel terzo gruppo, prima fascia. Fra le altre rivendicazioni, un rafforzamento delle tutele su sanità e previdenza integrativa, pure con riferimento alle famiglie; un potenziamento della formazione continua; una migliore gestione dei tempi di lavoro e vita in un’ottica di conciliazione. Molto significativa la richiesta di rafforzare le relazioni industriali e la partecipazione.