di Gian Luigi Ferretti
Relazioni Internazionali UGL

Con il Segretario generale dell’UGL, Francesco Paolo Capone ed il Vice segretario generale Giancarlo sono stato a Mosca per una breve, ma intensissima missione.  Un giorno e mezzo ricco di incontri in una città dal fascino irresistibile, bella da togliere il respiro, elegante, ordinata, pulita. Una città che trasuda cultura, dove, in un continuum storico impensabile da noi, coesistono con pari dignità l’impero zarista, l’Unione Sovietica e la democrazia forte d’oggi. La simpatia con la quale la nuova la nuova Russia guarda all’Italia è almeno pari a quella che gran parte degli italiani manifesta per Putin. Come dirigenti di una grande confederazione sindacale italiana abbiamo trovato spalancate le porte dei palazzi del potere. Siamo stati ricevuti dalla Commissione lavoro della Duma di Stato al gran completo, presieduta da quel giovane Yaroslav Nilov che a Mosca è considerato la punta di diamante del cambio generazionale che si sta programmando e preparando nell’ alveo della continuità post putiniana. Ci ha sorpreso e certamente inorgoglito l’interesse per le posizioni innovative dell’altro Sindacato, del Sindacato del terzo millennio manifestato dai nostri interlocutori, con i quali abbiamo concordato forme di collaborazione iniziando dall’organizzazione a breve di un convegno di approfondimento. Ha voluto incontrarci anche uno dei politici russi più importanti, Alexey Chepa, molto vicino al Presidente, per il quale cura gli aspetti più delicati di politica estera. Entrati nel suo studio subito dopo il Principe ereditario degli Emirati Arabi Uniti, abbiamo discusso a lungo di scenari internazionali e naturalmente dell’Italia. Non solo le grandi personalità, ma anche i giovani analisti, professori universitari e giornalisti incontrati ci hanno dimostrato di conoscere perfettamente la situazione politica italiana e abbiamo registrato un unanime apprezzamento per Matteo Salvini, popolarissimo in Russia.