Oltre 45mila dipendenti sulla graticola, senza considerare le decine di migliaia di lavoratori dell’indotto. Sono in tanti a guardare con forte preoccupazione a quello che sta succedendo in Telecom Italia. Questo perché, accanto alla partita che si sta giocando ai vertici dell’azienda fra i diversi soci, ve ne è un’altra molto più importante che riguarda il destino immediato e futuro di tante professionalità maturate negli anni. I sindacati, dalla Cgil alla Ugl, hanno tutti espresso la loro forte preoccupazione, con particolare riferimento alle voci di scorporo della rete e di altre societarizzazioni, le quali sembrano prefigurare uno scenario da spezzatino con conseguenze nefaste per il sistema Paese e per il personale. Il prossimo 22 novembre le sigle di categoria dei sindacali confederali sono state convocate dal vice premier Luigi Di Maio per un vertice al Ministero dello sviluppo economico, un’occasione per capire le intenzioni del governo.