È passato quasi un anno, ma la situazione, nonostante le promesse ed un intervento degli ispettori del lavoro, non è migliorata granché nello stabilimento di Amazon di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. La conseguenza è che le federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl hanno proclamato lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari obbligatori. Il tutto, mentre si avvicina il Black Friday, il weekend lungo di novembre nel quale i consumatori possono approfittare di sconti importanti in anticipo rispetto alle festività natalizie. Al momento, lo stabilimento piacentino occupa 1.650 lavoratori, ma resta aperta la vicenda dei 1.951 lavoratori in somministrazione accertati dall’ispettorato nel 2017 che dovrebbero essere stabilizzati, in quanto impiegati al di fuori dei limiti numerici previsti dalla normativa vigente. Amazon, secondo fonti sindacali, non procede ed anzi starebbe ricorrendo a nuovi contratti in somministrazione, di fatto bypassando le prescrizioni dell’ispettorato del lavoro. Le organizzazioni sindacali lamentano anche la difficoltà ad avere relazioni industriali costanti, con le rappresentanze sindacali che non vengono coinvolte nelle decisioni sull’organizzazione del lavoro, con particolare riferimento alla gestione dei turni, compresi quelli notturni, né sull’altra partita centrale, quella dei premi di produttività e utilizzo degli straordinari.