Nell’arco degli ultimi dieci anni, stando alle stime della Coldiretti, il maltempo – che sempre più ultimamente colpisce il Paese nelle sue forme più estreme – ha causato danni per 14 miliardi di euro  tra perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture delle campagne. «L’eccezionalità degli eventi atmosferici – spiega l’associazione degli agricoltori – è ormai diventata la norma tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi». Solo questi ultimi eventi, stando al bilancio tracciato dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, hanno causato danni per almeno tre miliardi di euro. «Per far fronte all’emergenza occorre – spiega ancora Coldiretti – avviare subito le procedure necessarie per la dichiarazione dello stato di calamità nelle zone più colpite e procedere per attivare una serie di misure come la sospensione del pagamento delle imposte e dei contributi, il ripristino della dotazione del Fondo di solidarietà nazionale e una moratoria sui mutui da definire con il sistema bancario». Ma per ridurre in maniera strutturale gli effetti del maltempo e dei cambiamenti climatici la Coldiretti ha presentato un decalogo di proposte che prevedono, tra le altre cose un cambio di passo nell’attività di prevenzione, così da evitare di dover costantemente rincorrere l’emergenza.