Duemila lavoratori che non sanno cosa aspettarsi dal futuro. È questa la situazione che stanno vivendo gli operatori del Centro unico di prenotazione – Cup – della Regione Lazio alle prese con un cambio appalto che potrebbe portare con sé l’amara sorpresa di importanti decurtazioni in termini di orario e di retribuzione. I sindacati di categoria, dalla Cgil alla Ugl, sono mobilitati, mentre la politica locale si interroga sul da farsi. La vicenda laziale, purtroppo, non è un caso unico in Italia.