Più della media europea. In Italia, i lavoratori indipendenti sono 5 milioni e 363mila, pari al 23,2% del totale degli occupati. Nel resto dell’Europa, la percentuale di lavoratori indipendenti sul totale degli occupati è inferiore al 16%. In due casi su tre, i lavoratori indipendenti non hanno personale alle loro dipendenze. Si tratta di oltre 3,6 milioni di persone. Anche sui lavoratori indipendenti si sono fatti sentire gli effetti della crisi. Secondo un rapporto appena pubblicato dall’Istat, tra il secondo trimestre del 2008 e il secondo trimestre del 2017, i lavoratori indipendenti si sono ridotti di 642mila unità, pari in termini percentuali a una riduzione del 10,7%, a fronte di un incremento, nello stesso periodo di tempo, del 2,7% fra i lavoratori dipendenti. Un mondo che, comunque, rimane centrale nella nostra economia. Il disegno di legge di bilancio per il 2019, in questo senso, si appresta ad introdurre un regime agevolato per le persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni. Se i ricavi o i compensi sono inferiori a 65mila euro, si applica il regime forfetario dei minimi; se, invece, i ricavi o i compensi si posizionano in una fascia compresa fra 65.001 e 100mila euro, si applica una aliquota sostitutiva del 20%. Naturalmente, le due misure sono al momento sulla carta, in quanto potrebbero essere integrate o modificate nel corso del percorso parlamentare.