Grande attenzione alle famiglie di lavoratori dipendenti e pensionati e valorizzazione del ruolo dei centri di assistenza fiscale che svolgono un ruolo centrale, decisivo e sociale nel rapporto fra contribuente ed amministrazione, in condizioni sempre più difficili per effetto dei tagli dei bilancio e dell’aumento delle incombenze. Queste le due richieste che le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil ed Ugl hanno espresso oggi nel corso dell’audizione, presso la Commissione Finanze della Camera dei deputati, su di una proposta in materia di fisco, targata Movimento 5 Stelle – Lega. Il governo penta stellato è già intervenuto sulla normativa fiscale, prima con il decreto Dignità e poi con l’altro provvedimento d’urgenza appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che accompagna la legge di bilancio e che prevede una pace fiscale a tutela e salvaguardia di quei cittadini che, per motivi diversi, si sono trovati impossibilitati a far fronte al pagamento delle tasse. La proposta di legge, che ha fra i primi firmati gli onorevoli Ruocco e Gusmeroli, introduce due importanti novità sul versante della famiglie: il bonus bebè per il nuovo anno, sul modello di quanto già fatto per il 2017, e, soprattutto, rivede il paniere dei beni sui quali si applica una aliquota Iva di vantaggio del 5%, sempre con riferimenti ai prodotti per l’infanzia. Aliquota Iva ridotta anche per i prodotti e i servizi di cura per le persone disabili e non autosufficienti.