Con la riforma delle pensioni e gli incentivi, le nuove assunzioni già nel 2019

Il presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, aveva chiesto un impegno particolare ai manager delle grandi società partecipate dello Stato e subito arrivano delle risposte in questo senso. «Poste Italiane – ha fatto sapere il sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon – entro il 2019 assumerà 7.500 persone». Un’ottima notizia che è anche una risposta a tutti coloro che in questi giorni hanno osservato come non vi sia uno stretto collegamento riforma delle pensioni ed assunzioni, nonostante proprio il ministro del lavoro, Luigi Di Maio, avesse pronostico un rapporto di tre assunzioni per un nuovo pensionato. A conti fatti e considerando il vincolo di uno ad uno nella pubblica amministrazione, i nuovi posti di lavoro che potrebbero sbloccarsi sarebbero circa 150mila nel pubblico impiego e fra i 600 e i 700mila nel settore privato. Tornando a Poste Italiane, per Durigon si tratta di un «grande risultato reso possibile grazie alla riforma della Legge Fornero e ai cospicui investimenti previsti nella prossima legge di bilancio». Grazie agli incentivi messi in campo, un assaggio dei quali si è già avuto con il decreto Dignità, «Poste sarà in grado di accelerare al 2019 i propri obiettivi assunzionali, inizialmente previsti per il 2020 in seguito all’accordo dello scorso 3 giugno con tutte le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal e Confsal».