E se, alla fine, sarà proprio il tanto discusso reddito di cittadinanza a permettere ai giovani del Mezzogiorno di avere la spinta decisiva per trovare un lavoro? Ad una prima e superficiale lettura, è facile fermarsi sul dato del sostegno al reddito, ma il provvedimento, così come viene spiegato nella nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, che anticipa il disegno di legge di bilancio, che dovrà essere approvato dal Parlamento, non è solo questo, in quanto è volto ad incentivare la persona a rientrare nel mercato del lavoro, grazie al supporto dei centri per l’impiego e percorsi personalizzati. È evidente che, soprattutto, nel Sud vi è tutta una rete da valorizzare e rafforzare, ma alcune indicazioni che arrivano dallo Svimez fanno ben sperare. È vero che in tutto il Meridione sono stati recuperati i livelli occupazionali pre-crisi, ma è pur vero che risultati positivi sono già stati conseguiti. Tutto ciò senza dimenticare gli effetti del decreto Dignità, del quale si è molto parlato con riferimento ai contratti a tempo determinato, ma meno per quanto attiene alla disciplina del lavoro accessorio, anche in un’ottica di contrasto al sommerso, e, soprattutto, alle nuove disposizioni contro le delocalizzazioni. Un fenomeno, quest’ultimo, che ha sovente penalizzato le regioni del Sud, fin dai tempi della Cassa del Mezzogiorno, quando si è parlato di cattedrali nel deserto.