di Francesco Paolo Capone
Segretario Generale Ugl

Del rapporto fra nuove tecnologie e politica si è occupato oggi il Corriere della Sera. Dalla ricerca del quotidiano emerge, come prevedibile, l’assenza di seguaci e mordente degli esponenti dei vecchi partiti e l’ascesa dei due campioni gialloblu, ovvero Salvini e Di Maio, che si impongono sui social. Si nota anche il distacco progressivo fra i due, che vede il leader leghista in netto vantaggio. Sarebbe semplicistico, come affermano molti difensori dello status quo, dire che si tratta solo di strategie basate sulle arti oscure dei social media manager, che hanno senz’altro un ruolo, ma tutto sommato marginale. Stiamo invece assistendo agli effetti di una vera e propria rivoluzione. La rivoluzione digitale. C’è voluto il tempo di rendere capillare la diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione, ma l’effetto della rivoluzione digitale – all’inizio sottovalutata – è stato dirompente. Le prime conseguenze di questa rivoluzione hanno riguardato, come sempre avviene, gli ambiti economici, la produzione ed il commercio, l’organizzazione del lavoro, scardinando molti equilibri. Poi, più lentamente, l’onda si è propagata, investendo i rapporti sociali. Infine lo tsunami ha travolto la politica. Limitando l’analisi alla sola Italia, è la rivoluzione digitale l’elemento decisivo che ha reso possibile il grande cambiamento politico, ancora in fieri, al quale stiamo assistendo. La rete come brodo di coltura del M5S, creato tramite il web e ora al governo. I media digitali strumento utilizzatissimo dal primo Renzi, il “rottamatore” che ha cambiato volto alla sinistra, portandola prima alle stelle e ora alle stalle. I social che hanno permesso a Salvini, osteggiato dai media tradizionali, di comunicare direttamente con la base elettorale, conquistando sempre più consensi. Non è certo la prima volta che la scienza, la tecnica e la tecnologia trasformano la politica. Tutt’altro, si tratta di un fenomeno costante e ricorrente. Senza tornare troppo indietro nel tempo, basti pensare a quanto accaduto con la rivoluzione industriale, che ha portato le masse in politica ed ha condotto al suffragio universale. Basti immaginare i cambiamenti sorti dopo l’ideazione dei sistemi di trasporto moderni fino all’aviazione e poi con la scoperta del nucleare. I mutamenti demografici e sociali scaturiti dopo i progressi della medicina e l’allungamento della vita media. L’invenzione degli elettrodomestici e dei metodi contraccettivi, che tanta parte hanno avuto nel processo di emancipazione femminile. Tutte queste scoperte ed invenzioni, modificando significativamente la vita delle persone, hanno determinato il declino di vecchi schemi e l’ascesa di modelli nuovi, provocando cambiamenti radicali dal punto di vista sociale e politico. Ed è quello che sta accadendo anche ai nostri tempi con le nuove tecnologie digitali. Ne vedremo delle belle.