A questo punto, non può che ripartire la trattativa sul nuovo contratto. Lo sciopero di oggi del personale di Italo è l’ennesima conferma del fatto che i lavoratori dell’operatore ferroviario hanno ben chiaro ruoli, obiettivi e, soprattutto, la giustezza della posizione assunta dalle federazioni di categoria di Ugl ed Uil che, insieme all’Orsa, non hanno sottoscritto l’intesa con l’azienda, come invece hanno fatto Cgil, Cisl e Confsal. L’accordo è stato poi bocciato sonoramente nel referendum fra i dipendenti; i no, infatti, hanno superato il 60%. Le sigle non firmatarie hanno contestato soprattutto un paio di passaggio: l’assenza di un collegamento con il contratto collettivo nazionale della mobilità, cosa che potrebbe portare ad una forma di dumping fra i diversi operatori del settore, e le troppe disparità che si andrebbero ad inserire fra le diverse professionalità. L’auspicio è che quindi si possa arrivare alla riapertura del tavolo.