I sindacati: «Abbiamo ottenuto quello che abbiamo chiesto fin dall’inizio»

L’accordo sull’Ilva tra sindacati, azienda e commissari è stato raggiunto e siglato. Un’intesa firmata oggi al Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del vicepremier Luigi di Maio, ma che prevede un ultimo tassello, voluto fortemente dai sindacati: l’approvazione da parte dei lavoratori. Per questo entro il 15 settembre l’intesa raggiunta sarà sottoposta all’attenzione dei diretti interessati e si procederà mediante referendum. Si dice comunque fiduciosa la Segretaria generale di Fiom, Francesca Re David. «Abbiamo ottenuto quello che abbiamo chiesto sin dall’inizio – ha spiegato -, quindi siamo soddisfatti. Gli assunti ci sono tutti, si parte da 10.700 che è molto vicino al numero di lavoratori che oggi sono dentro e c’è l’impegno di assumere tutti gli altri fino al 2023 senza nessuna penalizzazione su salario e diritti, era quello che avevamo chiesto». «Da quello che si è ottenuto al tavolo stanotte – ha spiegato invece il ministro Di Maio questa mattina -, già possiamo dire che non ci sarà il Jobs Act nell’azienda, che i lavoratori saranno assunti con l’articolo 18, che ci saranno 10.700 assunzioni come base di partenza e che non ci saranno esuberi: tutti riceveranno una proposta di lavoro da Mittal». Anche il premier Giuseppe Conte ha commentato l’accordo, complimentandosi con Luigi Di Maio per come ha gestito tutta la vicenda: «Ha fatto un lavoro veramente egregio, è stato molto sapiente il percorso che abbiamo costruito, abbiamo acquisito il parere dell’Anac e dell’Avvocatura dello Stato, sono emerse irregolarità evidenti, ma l’annullamento della gara non è così semplice».