La conferma è arrivata dal sottosegretario al ministero del lavoro, Claudio Durigon, il quale ha anticipato che il governo sta «monitorando attentamente in vista dell’autunno» il dossier relativo alla riduzione delle tariffe Inail, aggiungendo inoltre che l’esecutivo punta «a ridurre sensibilmente il costo del lavoro per le imprese». Un obiettivo che hanno ben presente al ministero, tanto è vero che già nel decreto Dignità è stata inserita una norma che riconosce un bonus contributivo per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti di giovani fino a 35 anni nel 2019 e nel 2020. La misura è sicuramente significativa, perché copre un vuoto lasciato dall’ultima legge di bilancio targata centrosinistra, ma ora quello che si annuncia è un deciso salto di qualità, visto che si parla di provvedimento strutturale. Da qui, l’interesse verso la revisione delle tariffe Inail, dalla quale potrebbero arrivare almeno mezzo miliardo di risorse, senza neanche creare particolari scompensi all’Istituto. Il tema delle tariffe Inail è attenzionato da tempo, soprattutto dal versante aziendale, dove si lamenta un ritardo nell’aggiornamento dello stesso, cosa che non favorisce l’equità fra le imprese. La riduzione delle tariffe dovrebbe essere supportata da uno studio volto a favorire i comportamenti virtuosi delle imprese sul versante del rispetto della normativa sulla salute e la sicurezza sul lavoro.