Il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, fissa alcuni punti dopo il parere dell’avvocatura dello Stato sulla cessione di Ilva. La gara è illegittima per eccesso di potere, ma non si può annullare. A Mittal non si può rimproverare nulla, almeno per quanto riguarda il punto specifico, in quanto la colpa è dello Stato. La scadenza del 15 settembre, entro la quale trovare una soluzione, rimane, non essendo possibili né prevedibili al momento ulteriori proroghe. Parole forti che convincono il sindacato a tornare a chiedere con forza la ripresa del confronto al ministero nel tentativo di dare una risposta ai nodi che ancora sono sul tavolo. La questione principale rimane chiaramente quella dei livelli occupazionali, con le federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl che insistono, sulla base dei numeri e delle prospettive disponibili, sul fatto che tutti gli attuali occupati possano e debbano essere ricollocati all’interno della nuova Ilva.