Oltre cento giorni di mobilitazione per salvare il futuro proprio e delle proprie famiglie. Mobilitazione con pochi precedenti del personale della Ipercoop di Avellino. I 139 dipendenti, organizzati dalla sigle sindacali presenti nella struttura, dalla Cgil alla Ugl, è da Pasqua che sono in presidio fisso davanti a quello che fino ad allora è stato il loro posto di lavoro, in molti casi dalla fine degli anni ’90. La vicenda inizia nel marzo scorso con la cessione di ramo d’azienda al gruppo calabrese Az che valuta esuberi per il 50% degli addetti. La struttura chiude a maggio con l’obiettivo di riaprire a giugno, cosa che non avverrà mai, mentre sono già partite una sessantina di lettere di licenziamento. Il ministro Di Maio ha già convocato due tavoli di confronto, ma senza particolare successo. Un nuovo incontro è previsto all’inizio di settembre con la speranza che nel frattempo qualcosa si sia mosso nel verso giusto.