La risposta del governo è nelle parole del sottosegretario al Ministero del lavoro, Claudio Durigon, secondo il quale sull’assegno di ricollocazione si sono accumulati «ritardi enormi, pazzeschi». Per Durigon, il quale spiega che l’esecutivo è al lavoro per trovare una politica adeguata e coerente con il contratto di governo Lega-MoVimento 5 Stelle, «l’assegno è uno strumento incompleto». Le parole del neo sottosegretario, il quale ha anche parlato di fallimento del Jobs act e della necessità di rivedere alcune regole, sono giunte a margine di una iniziativa firmata da Assolavoro, l’associazione che riunisce le Agenzie per il lavoro, la quale ha voluto lanciare cinque sfide per cinque obiettivi, il primo dei quali è di arrivare ad un lavoro dignitoso per contrastare tutte quelle forme di concorrenza sleale poste in essere da soggetti che operano ai margini della legalità. A seguire, l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e la loro permanenza nello stesso, la gestione della transizione, la riqualificazione professionale e l’efficienza dei servizi per il lavoro, deputati a far incontrare offerta e domanda di lavoro. Per Assolavoro, la chiave è nel contratto in somministrazione, uno strumento che ha conosciuto una importante impennata nel corso dell’ultimo anno, più 24,6%, con quasi 440mila lavoratori avviati al mese. Un terzo degli occupati in somministrazione era prima senza lavoro.