Positiva, è positiva, ma non risolve larga parte delle questioni aperte in queste settimane. Con una iniziativa senza precedenti nel settore, Deliveroo, la piattaforma leader nella consegna dei pasti a domicilio, ha sottoscritto una polizza assicurativa con la Qover per rafforzare la copertura in caso infortunio o di danni a terzi durante l’attività. Al rider, come sono chiamati i fattorini che consegnano gli ordini, viene riconosciuta una indennità in caso di infortunio fino al 75% del mancato introito per un massimo di trenta giorni, mentre i massimali per le spese mediche sono fissati fino ad un massimo di 7.500 euro e a 50 euro per ogni notte passata in ospedale per un massimo di sessanta. I danni a terzi sono coperti con un massimale fino a cinque milioni di euro. La polizza assicura inoltre i danni permanenti e 2mila euro di spese dentistiche. Insomma, un passo avanti che, però, a ben vedere, arriva in una forma molto irrituale per il nostro Paese e senza che ci sia stato un vero confronto sulle condizioni di lavoro delle persone impiegate nelle consegne. Intanto, si segnala da una parte il deposito della sentenza che ha bocciato un ricorso di rider di Foodora e la presa di posizione del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il quale dice («ho intenzione di proseguire questa battaglia») e si contraddice («c’è il rischio che un intervento regionale possa configgere con l’articolo 117 della Costituzione»).