Ad aprile gli italiani sono apparsi meno ottimisti di quanto non lo siano stati negli ultimi mesi. L’Istat, infatti, ha registrato un peggioramento del clima di fiducia dei consumatori, il cui indice è sceso di quattro decimi, passando da 117,5 punti a 117,1. A incidere negativamente sul ribasso dell’indice generale è soprattutto la componente personale (passata dai 109,3 punti di marzo ai 108 di aprile), ma un impatto negativo lo ha fornito anche il clima corrente (da 115,1 a 114 punti). Migliorano, invece, il clima economico (da 141,9 a 142,6) e quello futuro (da 121,1 a 121,3). Osservando le componenti si nota un peggioramento dei giudizi sul bilancio familiare (da 16,4 punti a 13,3), delle opportunità attuali di risparmio (da 142,7 a 136,7), delle possibilità future di risparmio (da -20,2 a -23) e dell’opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli (da -42,7 a -48,5). Al contrario i giudizi e le attese sulla situazione economica dell’Italia e i giudizi e le attese sulla situazione economica della propria famigliarisultano in lieve miglioramento. Cone per i consumatori, anche per le imprese si rileva un peggioramento dell’indice generale, passato dai 108,9 punti di marzo agli attuali 107,7.  In particolare, spiega l’Istat, «per le imprese manifatturiere si registra un netto peggioramento delle attese sugli ordini, che segue il lieve calo già rilevato a marzo». Dopo la crescita registrata nella seconda parte del 2017, infatti, l’indice del clima di fiducia del settore manifatturiero sembra essere entrato in una fase di stasi a inizio 2018. Prosegue, invece, la fase di ottimismo delle imprese di costruzioni.