Come volevasi dimostrare, il calo delle denunce relative alle malattie professionali registratosi nel 2017 è stato un classico fuoco di paglia, destinato a spegnersi velocemente. Nei primi due mesi del 2018, infatti, le denunce protocollo dall’Inail sono cresciute del 10,3%, con una punta vicinissima al 15% nel solo mese di gennaio. In valori assoluti, si tratta di quasi mille casi in più, così che si è arrivati a sfiorare le 10mila denunce in soli due mesi. Ad ulteriore conferma di quanto complessa sia la situazione, occorre evidenziare che le denunce crescono in tutti i comparti produttivi, addirittura di quasi il 40% nel conto Stato, da 101 a 141, che pure resta sempre il settore con la minore incidenza di malattie professionali. In agricoltura, la crescita è del 15,3% (le denunce sono 1.829), mentre nell’industria e nei servizi ci si ferma all’8,8% (poco meno di 8mila denunce). Guardando al territorio, solo nelle Isole si registra una leggera riduzione (-21 casi), mentre al Sud (+512 casi) si concentra un quarto del totale dei casi protocollati. A seguire, il Centro (+280), poi il Nord-Ovest (+128) e il Nord-Est (+27). Una maggiore incidenza continua ad osservarsi fra gli uomini (7.314 denunce, 712 in più) piuttosto che fra le donne (2.622 denunce, 214 in più), mentre per quanto attiene le patologie, in testa alla classifica si posizionano quelle relative al sistema osteo-muscolare, del tessuto connettivo, del sistema nervoso e dell’orecchio.