di Caterina Mangia

Sono 188 i Paesi e i territori che hanno preso parte all’iniziativa Wwf: un’ora di buio
L’Ora della Terra, i sessanta minuti dedicati al Pianeta per iniziativa del Wwf, quest’anno ha raggiunto un record di partecipazione: all’edizione Earth Hour del 2018, che si intitola Connect2Earth- “Connettiti alla Terra”, hanno partecipato 188 Paesi e territori.
Una  grande “ondata” di buio ha attraversato i più disparati luoghi del mondo per rendere omaggio a Madre Natura: partita dalle isole Fiji per arrivare alla Tour Eiffel, allo stadio di Pechino e all’edificio più alto del mondo – il Burji Khalifa di Dubai -, l’ola mondiale ha riguardato anche molti monumenti italiani, dal Colosseo alla Mole Antonelliana di Torino, passando per Piazza San Marco a Venezia, il Maschio Angioino di Napoli e il Castello Sforzesco di Milano.
Sono quasi 18mila i monumenti e i luoghi simbolici del pianeta che hanno spento le proprie luci per sottolineare l’allarme, sottoscritto da oltre 500 scienziati, sul «pericoloso declino» della biodiversità. In Romania molti cittadini hanno scritto lettere dedicate a fiumi, boschi e animali selvatici e in Africa hanno partecipato 24 Paesi, mentre sul Web e i Social Network sono stati dedicati al tema oltre 3,5 miliardi di messaggi.
Soddisfatta la Presidente del Wwf Italia, Donatella Bianchi: «Il record di partecipazioni all’edizione di Earth Hour di quest’anno rappresenta un potente messaggio inviato da quanti nel mondo vogliono restare ‘connessi’ alla Terra. Una comunità globale, quella di Earth Hour, che chiede impegni immediati per fermare i cambiamenti climatici e la perdita della natura. La posta in gioco è troppo alta: abbiamo bisogno di azioni urgenti per proteggere la salute del pianeta per un futuro sicuro».