Secondo un rapporto dell’Inps sarebbero circa 900 mila le persone che fino al primo trimestre 2018 hanno percepito misure di contrasto alla povertà. Tra il Sia (Sostegno inclusivo attivo) e il Rei (Reddito di inclusione) è stato raggiunto circa il 50% della platea potenziale che gli strumenti avrebbero voluto raggiungere.
Quanto al Rei, ne hanno beneficiato 317 mila persone, pari a 110 mila nuclei familiari. Sette dei nuclei beneficiari su 10 si trovano al Sud con la Campania in testa seguita da Sicilia e Calabria. L’importo medio mensile del Rei è stato pari a 297 euro, il cui importo risulta variabile anche a livello territoriale con uno scarto che va da 225 euro per i beneficiari della Val d’Aosta a 328 euro per la Campania, perché complessivamente sono le Regioni del Sud a ottenere un assegno più elevato. Assegno che varia anche in base alla composizione familiare e che quindi può oscillare tra i 117 euro per i nuclei monoparentali e i 429 euro per i nuclei con 6 o più persone.
Riguardo al numero di persone che sono state raggiunte dalle misure di contrasto alla povertà, l’Inps riferisce che sono stati 57 mila i nuclei familiari con minori raggiunti e che gli stessi rappresentano il 52% dei nuclei beneficiari, pari al 69% delle persone interessate. Mentre sono stati 21mila 500 i nuclei con disabili raggiunti che rappresentano il 20% dei nuclei beneficiari, pari al 20% delle persone interessate.