Aspettando Pasqua ad ottanta metri sotto terra. Non è purtroppo il titolo di un film, ma quanto sta accadendo nella miniera di bauxite di Olmedo, nel nord della Sardegna, in Provincia di Sassari. Tredici lavoratori hanno infatti deciso di scendere nelle viscere della montagna per protestare contro quella che sta diventando una storia infinita, dopo l’accordo di tre mesi fa che aveva messo fine ad una occupazione protrattasi per una novantina di giorni. Come spiega il segretario provinciale dell’Ugl Chimici, Simone Testoni, i lavoratori hanno deciso questa soluzione estrema per chiedere il rispetto dell’intesa che prevede il reimpiego in Igea, una partecipata regionale, dei tredici dipendenti, operazione per la quale la regione ha stanziato 900mila euro. In tutto, il sito occupa 26 lavoratori, la metà dei quali è senza ammortizzatori sociali dal 2017, mentre per tutti gli altri è in scadenza nel 2018. Una soluzione è l’applicazione della legge regionale 34 sui lavori di pubblica utilità.