La partita di Embraco si gioca sull’asse Roma-Bruxelles con una apertura da San Paolo del Brasile, tutta da verificare, ma che, se confermata, darebbe nuovo vigore alla trattativa per scongiurare i 497 licenziamenti previsti nello stabilimento di Riva di Chieri nel piemontese. La portavoce dell’azienda brasiliana del gruppo Whirpool, Vanessa Costa, in una dichiarazione rilasciata all’Ansa, ha assicurato che «Embraco è consapevole delle proprie responsabilità nei confronti dei propri dipendenti e si impegna a lavorare in stretta cooperazione con i rappresentanti sindacali, le autorità di governo e locali al fine di trovare soluzioni adeguate e praticabili per tutte le persone coinvolte». Dopo gli strali delle settimane scorse, arriva quindi una apertura di buonsenso che, però, al momento non cancella i quasi cinquecento licenziamenti. Non è quindi un caso che il ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, il quale aveva apostrofato pesantemente i vertici aziendali qualche giorno fa, si stia adoperando per una soluzione alternativa. «Stiamo lavorando per raccogliere tutte le manifestazioni di interesse e presentarle ai sindacati» ha detto il ministro che ha parlato anche di incontro al ministero tra venerdì e lunedì. Intanto, oggi, l’europarlamentare della Lega Mario Borghezio ha ricevuto una delegazione sindacale per parlare di Embraco e, più in generale, di delocalizzazioni.