C’è qualcosa che accomuna tre regioni, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Sardegna, e non è nulla di buono. L’allarme  è stato lanciato da Federfarma, la federazione dei titolari di farmacia, e riguarda l’aumento di segnalazioni di carenza farmaci che, addirittura, vede il Veneto al primo posto.
Da quest’ultimo territorio nelle ultime due settimane le farmacie hanno inviato alla Regione circa 300 le segnalazioni di carenze di farmaci, aumentando notevolmente la media di 1.000 casi annui registrata fino al 2016. “La situazione è drammatica – ha affermato Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona e componente del Consiglio di Presidenza – su tutto il territorio nazionale. Sono 4 anni che segnaliamo all’Aifa, attraverso le Regioni, questa situazione senza vedere nessun miglioramento. In questo momento – aggiunge Bacchini – sappiamo che i Nas stanno controllando le farmacie per vedere se fanno le segnalazioni e mi risulta che sono stati fatti verbali per delle mancanze”.
Anche dalla Sardegna arriva la denuncia di una situazione di allarme, in corso da una ventina di giorni e in via di risoluzione, per mancanza di insulina, antitumorali e immunosoppressori, causata da un inceppamento del sistema di ordine dei medicinali in Dpc. In Friuli, invece, si è creato un cortocircuito tra l’indisponibilità di alcuni farmaci sul territorio e la loro prescrizione da parte dei medici che costringe i pazienti a vagare da una farmacia all’altra. A livello nazionale c’è anche la lista delle carenze curata dall’Aifa, 84 pagine per un totale di circa 1500 medicinali ma che, osserva Marcello Milani, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Trieste «non sempre è aggiornata in tempo reale».