Statistiche al contrario. Eurostat annuncia che la settimana lavorativa nel nostro Paese è di appena 38,8 ore, quasi un’ora e mezza in meno rispetto alla media europea. Insomma, siamo nella parte bassa della classifica dei più lavoratori in Europa, lontanissimi dagli inglesi (42,3 ore) e vicinissimi alla Danimarca (37,8). Detto così, gli italiani passerebbero quindi più tempo al sole che chiusi dentro una fabbrica o un ufficio. Peccato, però, che le cose non stiano esattamente così. La statistica infatti tiene conto di quello che è l’orario medio e non delle ore effettivamente lavorate, senza peraltro valutare con attenzione il fatto che l’orario nel pubblico impiego è fissato per legge e le deroghe non sono praticamente possibili, alla luce dello stop agli straordinari in molte amministrazioni pubbliche. Se invece di guardare alla settimana, si valuta l’ammontare medio delle ore lavorate, la percezione cambia decisamente. In Italia, infatti, le ore medie lavorate per addetto sono 1.724,8. In Germania sono appena 1.371, nel Regno unito 1.674, in Francia 1.482. Fra i Paesi europei monitorati dall’Ocse, l’Italia è dietro soltanto ad una parte dei neocomunitari e alla Grecia. Se poi si collegano le ore di lavoro con il reddito disponibile, si arriva ad un altro dato ancora più penalizzante per il nostro Paese. Per ogni ora di lavoro, un occupato guadagna in media 14,40 euro, lontanissimo dai 27 euro della Germania.