Chiusure giù del 3,4%, ma anche le aperture rallentano

Nel corso del 2017 il numero delle imprese attive in Italia è aumentato dello 0,7% rispetto al 2016, facendo contare 46mila aziende in più rispetto ad un anno prima. Un buon risultato, nonostante il numero delle nuove imprese, pari a 357 mila a livello nazionale, abbia riportato un calo dell’1,8% rispetto al 2016. Il rallentamento delle nuove aperture è stato infatti più che compensato dalla forte diminuzione che ha interessato le chiusure. Nel corso del 2017 hanno chiuso i battenti 311 mila imprese, il 3,4% in meno rispetto all’anno precedente, riportando la flessione più esigua degli ultimi dodici anni. «Gli italiani – spiega Unioncamere nella nota che accompagna i dati – continuano a credere nell’impresa e, anche nel 2017, le nuove attività economiche hanno superato quelle che hanno chiuso i battenti. Merito soprattutto della spinta che viene dalle regioni del Mezzogiorno, cui si deve quasi il 60% dell’aumento complessivo, una quota record nella storia del saldo nazionale». A livello regionale, le uniche diminuzioni sono state rilevate in Piemonte (-965), Emilia- Romagna (-636) e Friuli Venezia Giulia (-431), mentre tutte le atre regioni hanno archiviato il 2017 con variazioni positive. Il risultato migliore è stato registrato nel Lazio, con un aumento delle imprese attive superiore alle diecimila unità, seguono Campania, con 9.472 aziende in più, e Sicilia, con 7.518.