I dati più recenti raccolti e analizzati dalla Banca centrale europea confermano quanto visto già in precedenza: l’espansione dell’attività dell’Eurozona continua a essere solida e abbraccia sia i diversi Paesi, sia i diversi settori.  È quanto evidenzia la BCE nell’ultimo Bollettino mensile, nel quale sottolinea che «la crescita del PIL in termini reali è sostenuta dalla crescita dei consumi privati e degli investimenti, nonché dalle esportazioni, che beneficiano della ripresa generalizzata a livello mondiale». Nel terzo trimestre, ricorda l’Istituto, il PIL in termini reali è salito dello 0,6% sul periodo precedente, dopo il +0,7% del secondo trimestre. La domanda interna, in particolare la spesa per investimenti fissi, ha continuato a fornire il principale contributo, coadiuvata, in misura minore, dalle esportazioni nette e dalla variazione delle scorte. Dal lato della produzione, l’attività economica si è espansa, con una forte crescita del valore aggiunto nell’industria (escluse le costruzioni) e una crescita lievemente inferiore nei settori delle costruzioni e dei servizi. Anche il mercato del lavoro continua a migliorare: nel terzo trimestre l’occupazione, infatti, è aumentata dello 0,4% sul periodo precedente, portando l’incremento annuo all’1,7%, risultato che colloca l’occupazione attuale a un livello dell’1,2% superiore al massimo pre-crisi registrato nel primo trimestre del 2008. Tuttavia, nella consueta conferenza stampa, il presidente Mario Draghi ha ribadito l’intenzione del Consiglio Direttivo di mantenere «un ampio grado di accomodamento monetario, necessario per assicurare un ritorno dell’inflazione verso livelli inferiori ma prossimi al 2%».