L’incontro voluto da istituzioni locali e sindacati sul futuro della Ast di Terni si è rivelato «interlocutorio». L’acciaio è tornato a fare utili (87 mln di euro), grazie anche ai sacrifici dei lavoratori, ma il disinteresse di ThyssenKrupp per il sito ternano è noto e preoccupante. Il Mise ha avvisato di essersi attivato affinché al un nuovo vertice, entro gennaio, siano presenti i vertici della multinazionale tedesca, ma, come ha avvisato l’ad di Ast e presidente di ThyssenKrupp Italia, Massimiliano Burelli, qualora si dovessero aprire delle trattative, non potranno essere rese note prima della loro conclusione.