Finalmente un po’ di luce in fondo al tunnel. Dal tavolo di oggi al Mise tra governo e sindacati notizia importantissima per la Sardegna: la data, il 15 febbraio, della cessione dello stabilimento Alcoa di Portovesme alla svizzera Sider Alloys, sito fermo dal lontano 2012. Per primo ne ha dato notizia il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, ma già poche ore prima del confronto alcune dichiarazioni del ministro Carlo Calenda apparse su Twitter avevano già lasciato immaginare l’esito: «I festeggiamenti li rimandiamo a quando uscirà dalla fabbrica il primo prodotto. Però vengo il 22 a trovarvi al presidio», ha scritto ad un lavoratore del Sulcis. La rinascita di Portovesme avrebbe una doppia valenza, trovandosi in un territorio martoriato dalla povertà e da un tasso di disoccupazione tra i più alti del Paese. L’ad di Sider Alloys, Giuseppe Mannina, presente al tavolo ha infatti sottolineato come «far ripartire Portovesme sarà una missione durissima, in pochi ci hanno creduto». I prossimi passi da compiere entro la data del 15 febbraio la realizzazione di  un accordo di programma per favorire l’investimento, il ricondizionamento dell’impianto e il riavvio della produzione. I sindacati hanno chiesto di avviare un confronto sul piano industriale e occupazionale a gennaio 2018.