Il caso aveva suscitato scalpore, anche perché era coinvolta, seppur in maniera indiretta, una multinazionale molto conosciuta nell’ambito della grande distribuzione. Gli stessi giudici di Milano che avevano portato al commissariamento di alcune direzioni generali di Lidl, a causa di procedure per l’affidamento di lavori di servizio, in particolare nella vigilanza, poco trasparenti, ora, in anticipo rispetto alla scadenza, revocano il provvedimento restrittivo. Ciò è stato possibile grazie soprattutto al lavoro dei commissari, i quali, oltre ad avere ridato trasparenza al sistema degli appalti, hanno saputo garantire i livelli occupazionali. Tranne infatti nei casi in cui i lavoratori volontariamente hanno preferito licenziarsi, in tutte le altre ipotesi sono state assicurate la clausole sociali, per cui i soggetti entranti hanno provveduto ad assumere il personale di vigilanza già impiegato. Secondo i giudici milanese, la multinazionale tedesca «ha saputo reagire nel modo corretto», dando così conto di una spiccata sensibilità verso i temi della legalità.