Preoccupa la fragilità bancaria

Nonostante la ripresa economica del Paese – molti indicatori hanno ormai intrapreso la strada della risalita – l’agenzia di rating Fitch nutre ancora qualche dubbio sulla stabilità economica dell’Italia. Se da un lato l’agenzia internazionale di valutazione del credito ha infatti elencato una serie di aspetti positivi – come i cali registrati sul rapporto deficit-pil, la ripresa più robusta, una maggiore fiducia sulle prospettive di medio termine e la riduzione dei rischi nel settore bancario – dall’altro ha messo in guardia il nostro Paese riguardo le incertezze politiche. Senza contare che, come già fatto da Moody’s qualche giorno fa, anche Fitch ha mantenuto un outlook negativo sulle banche italiane. Come si legge nel documento Sovereign rating overview, nonostante rispetto al passato ci sia stata una «spinta più forte nell’affrontare il problema degli Npl e una recente riduzione della categoria peggiore, cioè delle sofferenze, la necessità di intervenire per supportare tre banche nel  corso del 2017 ha evidenziato la debolezza del settore». D’altronde anche Moody’s aveva evidenziato che la fragilità del sistema bancario è stata «solo parzialmente mitigata da una leggera ripresa economica e da flussi più bassi di Npl». Un’immagine che non rispecchierebbe la realtà, secondo il ministro Padoan. «La questione degli Npl – ha spiegato il responsabile dell’Economia – sta subendo un’accelerazione positiva. Lo stock delle sofferenze è diminuito del 25% da inizio anno».