E la chiamano estate: secondo i dati diffusi oggi dall’Istat ad agosto 2017 le vendite al dettaglio hanno subito un nuovo calo dopo quello di luglio. Il valore si aggira intorno allo 0,3% in valore e dello 0,4% in volume rispetto al mese precedente. Anche rispetto all’anno precedente, quindi ad agosto 2016, è significativa essendo pari allo 0,5% in valore e dell’1% in volume. Aumenta il divario dei piccoli negozi (-2,4% su base annua) con la grande distribuzione (+1,4%) e i discount alimentari (+1,9%). Su base mensile calano i prodotti sia alimentari (-0,4% in valore e volume) sia non alimentari (-0,4% in valore e -0,5% in volume).
Efficace la sintesi che l’Unione dei consumatori ha utilizzato per descrivere l’andamento dei consumi in questi anni: negli ultimi dieci anni, da agosto 2007, il calo delle vendite al dettaglio è descritto coma “una voragine”. La flessione complessiva è del 7,4% e un crollo per i piccoli negozi del 16%, che raggiunge il -17,6% per le vendite non alimentari.
Insomma, non è paradossale affermare, così come indichiamo da tempo, che l’Italia, l’Italia del ceto medio, sta imboccando una diametralmente opposta da quella dell’uscita della crisi.