Arriva dall’Europa una boccata d’ossigeno per gli ex lavoratori di Almaviva Contact. La  Commissione europea  ha proposto la concessione di  3,3 milioni di euro  del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) utili per il reinserimento dei 1610 dipendenti dell’azienda di call center nel  mondo del lavoro.

Le misure cofinanziate dal FEG saranno di ausilio a 1.610 lavoratori, che riceveranno prestazioni in tema di: orientamento individuale, ricerca del lavoro, assegno di ricollocazione, vari corsi di formazione, promozione  dell’imprenditorialità e sostegno per la creazione di un’impresa, contributo alle spese per la mobilità e rimborso delle spese per l’assistenza di persone non autosufficienti.
Il costo stimato complessivo del pacchetto ammonta a 5,5 milioni di euro, 3,3 dei quali saranno erogati dal FEG (60%).La proposta sarà ora sottoposta  all’approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri della UE.

“La  solidarietà – ha precisato  Marianne Thyssen, Commissaria UE responsabile per l’Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori –  è un valore fondamentale dell’Unione europea e un modo importante di dimostrarla è aiutare le persone che ne hanno più bisogno” .

La vertenza Almaviva è una delle più spinose del momento:  nonostante le trattative del 2016 con i rappresentanti dei lavoratori, nel 2016 il piano aziendale inteso ad  allineare il costo del lavoro presso Almaviva Roma con altri centri Almaviva situati in Italia è stato respinto. Tale piano avrebbe avuto l’effetto di ridurre temporaneamente il costo del lavoro e di aumentare la produttività e l’efficienza. La sua bocciatura ha determinato la chiusura della sede di Roma e il licenziamento di 1.646 addetti.